Nell’ambito del Progetto Tornanza, che si dedica al rientro dei talenti nei loro borghi d’origine, la storia di Mariafelicia De Laurentis risuona con particolare intensità. Celebre fisica che ha contribuito significativamente alla fotografia di un buco nero, la Prof. De Laurentis ha citato una frase di Martin Luther King durante un’intervista all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli, illuminando il valore del ritorno alle radici con una nuova visione.
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte, Siate un arbusto nella valle – ma siate La migliore piccola scopa sulla sponda del ruscello. Siate un cespuglio, se non potete essere un albero. Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero, Se non potete essere il sole, siate una stella; Non con la mole vincete o fallite Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente. Questo limpido sguardo in avanti, verso la realizzazione di sé è la lunghezza della vita umana.
“Siate il meglio di qualunque cosa siate.” Questa citazione, portata alla luce da De Laurentis, sottolinea un principio fondamentale: l’importanza di eccellere nel proprio campo, indipendentemente dalla grandezza o dalla visibilità del palcoscenico su cui ci si trova. Per i tornanti, questo significa valorizzare e arricchire i propri luoghi di origine, portando a casa competenze e conoscenze acquisite altrove. Non è necessario essere un leader mondiale per fare la differenza; anche il miglioramento di un piccolo borgo può avere un impatto profondo e duraturo.
Valorizzare Ogni Ruolo nella Comunità
Il ritorno dei talenti nei loro “luoghi di partenza” non è solo un atto di preservazione, ma un’opportunità per infondere innovazione e nuove idee. Per chi, come De Laurentis, ha raggiunto vette di eccellenza scientifica, il rientro può trasformare un ambiente locale in un hub di nuove tecnologie e ricerca avanzata. Questo non solo eleva il borgo sul piano culturale e economico, ma offre anche modelli di ruolo ispiratori per le future generazioni.
La visione di essere “la migliore piccola scopa sulla sponda del ruscello” è particolarmente pertinente nel contesto della Tornanza. Ogni individuo che ritorna porta con sé un set unico di abilità e competenze che, anche se modeste, possono essere fondamentali per il rinnovamento e lo sviluppo locale. Ogni contributo è essenziale e la combinazione di queste diverse competenze può trasformare comunità intere.
Infine, la chiamata a scoprire e perseguire con ardore la propria vocazione si traduce, per i tornanti, in un impegno appassionato verso i propri luoghi d’origine. Il rientro non è solo una scelta di carriera, ma un impegno profondo per il miglioramento della vita nel proprio territorio. La realizzazione personale e professionale che ne deriva non solo arricchisce l’individuo, ma rafforza l’intera comunità.
Passione e Dedizione nel Rinnovamento Locale
Le parole di Martin Luther King, così come reinterpretate da Mariafelicia De Laurentis, offrono una visione potente e stimolante per il progetto Tornanza. Indipendentemente dalla posizione o dall’ambito, l’obiettivo di essere il meglio possibile nel proprio ruolo può trasformare i borghi, incentivando il rientro di talenti e la creazione di un tessuto sociale e culturale più ricco e coeso. È un invito a tutti i tornanti a considerare non solo cosa possono fare per il mondo, ma cosa possono fare per il loro mondo.
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