Nel nuovo episodio del podcast La Tornanza – Ritorni e Innesti Orientati al Futuro, Flavio Albano ci porta ad Altamura, nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Qui, in un luogo suggestivo e ricco di storia come il Museo Etnografico dell’Alta Murgia, si racconta la storia di Saverio Massaro, un tornante che ha scelto di mettere in gioco le proprie competenze e visioni per rilanciare il territorio.
Il Viaggio di Saverio: Tra Andata e Ritorno
Saverio è un architetto e ricercatore che ha vissuto un percorso di crescita lontano dalla sua città natale, Altamura. Dopo gli studi all’Università La Sapienza di Roma, ha proseguito con esperienze significative all’estero, tra Monaco di Baviera in Germania e Lovanio in Belgio, due contesti che gli hanno fornito nuove prospettive e un diverso approccio al mondo della ricerca.
“Roma è una giungla,” racconta Saverio, “ma ti insegna a vivere con ritmi estremi, a confrontarti con difficoltà e diversità. Tuttavia, dopo oltre un decennio, ho scelto di tornare per dare un contributo concreto al mio territorio.”
La "Tagghje" e la staffetta tra passato e futuro
Saverio apre la sua narrazione mostrando un oggetto simbolico: la “Tagghje”, uno strumento antico in legno di ferula che veniva utilizzato come una forma di contratto rudimentale nella civiltà contadina. Questo oggetto racconta una storia sorprendente: “È un’antenata della blockchain, con un sistema di crittografia semplice ma efficace per garantire fiducia tra le parti,” spiega Saverio.
Attraverso questo simbolo, Saverio traccia un collegamento affascinante tra tradizione e innovazione, mostrando come il passato possa dialogare con il futuro in chiave contemporanea.
L'Associazione "Esperimenti Architettonici" e la Staffetta Artigiana
Saverio è presidente dell’associazione “Esperimenti Architettonici”, un’organizzazione che da oltre 10 anni si occupa di promuovere il patrimonio culturale e l’innovazione urbana. Tra i progetti più significativi c’è la “Staffetta Artigiana”, un’iniziativa nata per riscoprire i mestieri artigianali antichi e valorizzare le conoscenze delle vecchie generazioni.
Attraverso laboratori creativi e mappature digitali, il progetto crea un ponte tra giovani apprendisti e maestri artigiani, contribuendo a tramandare competenze che rischiano di scomparire. “Dobbiamo fluidificare il passaggio di conoscenza tra generazioni,” sottolinea Saverio, “perché i giovani hanno bisogno di lavoro e gli artigiani di lasciare un’eredità.”
Il Futuro e la Rigenerazione Urbana: "Abitare Circolare"
Un altro progetto cardine è il libro “Abitare Circolare”, frutto della sua ricerca accademica. “Reimmaginare gli scarti come beni comuni e asset culturali” è il sottotitolo del libro, che affronta il tema dei rifiuti in una prospettiva positiva. Saverio propone di vedere lo scarto non come un problema, ma come un’opportunità per creare nuove soluzioni sociali, culturali e ambientali.
“Lo scarto, in natura, non esiste,” spiega Saverio. “Ciò che per uno è inutile, per un altro può diventare una risorsa. Questo approccio può trasformare le città, rendendole più sostenibili e innovative.”
Saverio sottolinea che tornare nel proprio territorio non significa “accettare il passato”, ma attivare processi di cambiamento. Il futuro, secondo lui, non è da aspettare ma da costruire: “Il futuro è già qui, è solo mal distribuito. Bisogna avere fiducia, osare, e soprattutto non avere paura di sbagliare.”